"Il libro possibile" è una straordinaria kermesse della durata di quattro giorni, durante i quali nella splendida cornice dei vicoli del centro storico di Polignano a Mare, ad intervalli di 30 o 45 minuti, autori, scrittori, intellettuali si ritrovano a dialogare insieme intorno ad un pubblico numeroso e sempre attento.
La XV edizione del festival Il Libro Possibile, tenutasi dal 6 al 9 luglio, si è conclusa con numeri da record: più di 300 ospiti, 101 autori che hanno presentato le loro opere e 153 incontri con personaggi del mondo dello spettacolo, della politica e del giornalismo.
Uno degli oltre cento libri presentati è stato Il Cuore Comune.
Nella splendida cornice di vico Porto Raguseo l’Autore ed il prof. Antonio Incampo, Ordinario di Filosofia del diritto presso l’Università degli Studi di Bari, hanno ragionato insieme ai presenti sul tema mai sufficientemente approfondito della ricerca della felicità nel matrimonio. Il prof. Incampo ha formulata una dotta disamina delle cause che hanno condotto, nel pensiero moderno, ad un decadimento del valore concettuale del matrimonio al punto da poterlo descrivere, con un ossimoro parossistico tipico dei tempi che viviamo, attraverso il concetto di demarriage . Ha, quindi, indicato Il Cuore Comune come un saggio che si inserisce nel solco di quella letteratura che ha la pretesa di ‘descrivere l’evidenza’, con un rimando, a tal proposito, al concetto di ‘natura’: una delle peculiarità del pensiero contemporaneo consiste, infatti, nell’aver smarrito il legame con la natura e, quindi, con la sua capacità di essere immediatamente percepita per quello che questa è in sé. Nel caso del matrimonio quest’ultimo avrebbe perso la sua ‘evidenza’ di essere fonte di ‘incremento di umanità’ di marito e moglie e di radicare codesta sua capacità di generare felicità esistenziale nella complementarità sessuale dei coniugi.
Cosimo Russo ha, successivamente, individuato tra le cause prime di questo ‘smarrimento della evidenza della realtà’ una eccessiva fiducia nelle ‘capacità salvifiche delle scienze quantitative e nella tecnica’ che, sulla base del principio secondo il quale ‘tutto è possibile per l’uomo’, ha aperto la strada ad un concetto di persona umana ‘fabbricabile’ in laboratorio. Ammettere la ‘fabbricabilità’ della persona umana, a sua volta, implica, necessariamente, il privare di significato il concetto di amore e, a maggior ragione, di amore generativo. In questo contesto la prima evidenza della quale si perde contezza è il fatto di possedere un corpo sessuato. Il Cuore Comune, allora, vuole avviare una riflessione sul valore ‘evidente’ che l’unione matrimoniale ha per entrambi i coniugi: un arricchimento ontologico, una realtà ultra-personale, che, nutrendosi della unione delle persone dei coniugi attraverso i loro corpi nudi, dà compimento alla loro promessa di amore. In questo modo il ‘Cuore Comune’ coniugale che viene ad esistenza è sigillo di verità: i coniugi ricevono la conferma del loro amarsi dal fatto che vedono il loro amore coniugale ‘incarnato’ in una realtà perenne. L’amore per sempre, allora, non sarà una promessa vaga, un buon sentimento, sottoposto al vaglio delle infinite tentazioni attraverso le quali passala vita di due coniugi, bensì avrà un luogo ben preciso nel quale venire ad esistere: il Cuore Comune coniugale.