15/02/2008
Un fisco a misura di famiglia
Da Roma Pier Luigi Fornari
Il prossimo 2 marzo il Family Day si moltiplicherà in almeno 134 città italiane, dove saranno allestiti banchetti per la raccolta di sottoscrizione alla petizione del Forum delle Associazioni familiari per un "fisco a misura di famiglia"
"Nel Family Day la famiglia italiana ha dimostrato di sapersi impegnare, superando, nel numero delle presenze, le più rosee aspettative-ha esordito il presidente del Forum, Giovanni Giacobbe nella conferenza stampa di presentazione-, la petizione è la proiezione operativa di quellevento, con riferimento allaspetto fiscale, che è essenziale per avviare una politica organica in favore della famiglia".
Levento si focalizzerà a livello mediatico in sei città diverse per collocazione geografica, per grandezza e anche per il tipo di amministrazione che le regge: Roma, Milano, Napoli, Parma, Verona, Assisi. È previsto che per primi a firmare siano i sindaci. Saranno accompagnati da testimonial del mondo della cultura, dello spettacolo e dello sport. Per quanto riguarda Roma, "il sindaco Veltroni per quel giorno sarà dimissionario, ma sappiamo che il vicesindaco Mariapia Garavaglia sarà presente per firmare," ha detto il vicepresidente del Forum Giuseppe Barbaro.
Lintera mobilizzazione si concluderà il 15 maggio, Giornata Internazionale della Famiglia, con un appuntamento che vedrà riunite a Roma anche le principali associazioni europee impegnate nella tutela della cellula fondamentale della società. In quella giornata le adesioni raccolte saranno presentate al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
La petizione del Forum chiede di rendere deducibile dallimponibile fiscale il minimo vitale per ogni familiare a carico. Un sistema che dà al genitore la sovranità delle sue risorse ha spiegato la vicepresidente Paola Soave -, invece di trasformarlo in assistito attraverso lerogazione degli assegni familiari, dopo averlo tassato senza tener conto dei figli. Lerogazione dellassegno (imposta negativa) è valida solo nel caso in cui la famiglia sia incapiente (cioè non paghi in tutto e in parte lIre).
Anche la coincidenza del clou delliniziativa, avviata a fine ottobre, con lavvio della campagna elettorale si presta ad uno sviluppo positivo, come ha evidenziato il Presidente Giacobbe, perché la petizione per il fisco diviene il portale di alcuni punti essenziali che il cartello delle famiglie chiederà di inserire nei programmi delle forze politiche. Per questo il Forum ha domandato un incontro a tutti i segretari dei partiti.
Proprio lattuale trattamento fiscale dei genitori con figli ha aggiunto Soave - , fa capire che la famiglia non è considerata un soggetto sociale, ma solo un soggetto privato. Il soggetto tributario è lindividuo ed è tassato indipendentemente dal numero dei carichi che mantiene. Si tratta di superare, quindi, una logica di interventi assistenzialistici, misure palliative se non propagandistiche.
Il punto centrale da prendere in considerazione quando si parla di capacità contribuitiva della famiglia, dunque, non è solo il reddito, ma il numero delle bocche che con quelle entrate devono essere mantenute. Infatti come dimostrano molte indagini lavere prole diviene in Italia causa di povertà. I figli devono essere considerati un investimento-ha insistito la Soave-, il cui lavoro pagherà le pensioni di domani. Inoltre la famiglia è tutelata dalla Costituzione , la petizione popolare, quindi, non fa altro che fa risvegliare la consapevolezza dei suoi diritti, diritti che vengono rispettati.
Nel sistema vigente è consentita lequità verticale dalla progressività dellaliquota per cui chi più guadagna, paga più tasse. Non è invece assicurata lequità orizzontale, per cui chi ha dei carichi familiari non può pagare le stesse tasse di chi non li ha. Ecco quindi la proposta di rendere deducibile dallimponibile il minimo vitale per ogni familiare a carico.
Con questa conferenza stampa inizia la campagna elettorale del Forum non per eleggere dei candidati ma per ottenere questa modifica del sistema fiscale, ha detto laltro vicepresidente, Barbaro. Infatti le famiglie italiane e le associazioni che la rappresentano certamente non considereranno ininfluente il fatto che un partito recepisca o meno questa proposta.
Nel momento in cui si avvia la campagna elettorale , il cartello delle famiglia ci tiene a precisare la sua indipendenza. Rimaniamo assolutamente autonomi da un punto di vista politico e partitico, non siamo collaterali a nessun partito o movimento, ha sottolineato Giacobbe, tantè che parlamentari che condividono le proposte delle famiglie sono presenti in partiti di diversi schieramenti. Nelle elezioni del 2006, di essi 110 hanno sottoscritto il manifesto programmatico del Forum.
A sostenere la mobilitazione sono più di settanta le associazioni familiari e realtà del mondo cattolico, tra cui cinquanta sono membri del Forum. Particolarmente attivi nelle raccolta delle firme saranno i 20 comitati regionali del cartello delle famiglie.
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