10/04/2012
Fiuggi Family Festival: seminario del 21 aprile
Nella prossima edizione, in programma sabato 21 Aprile 2012 alle 10.30 a Roma
si affronterà il tema delle dipendenze guardando la televisione una volta tanto da un’angolatura particolare: strumento per esprimere e sviluppare l’aspetto ludico, necessario e formativo per ciascuno, capace di far crescere fantasia e creatività, antitesi delle dipendenze e della tendenza all’isolamento tipica del gioco d’azzardo.
SABATO 21 APRILE 2012
ORE 10.30
TEATRO SAN GENESIO
VIA PODGORA 1 (V.LE MAZZINI, VICINO ALLA RAI)
ROMA
In che modo l’educazione al gioco sano, agonistico, contrastare la tendenza alla dipendenza da gioco d’azzardo? Quali sono gli strumenti della politica? Quale è la posizione delle aziende che gestiscono il mondo dei giochi e delle scommesse legali nel nostro paese? Quali sono i consigli di noti testimonial? Cosa chiedono le associazioni familiari?
PRESENTA E MODERA: Paola Saluzzi
INTERVENGONO:
Carlo Conti,
Cecilia Padula,
Tv2000,
on. Binetti,on. Mosella,
Roberto Genovesi,
Prof. Matteo Iori,
Prof. Maurizio Fiasco
Come può la televisione intervenire negli aspetti di prevenzione e di informazione?
Così come l’anoressia vede il suo inizio spesso in una dieta seguita autonomamente con perdita di peso, la dipendenza da gioco d’azzardo spesso inizia con una vincita, ancorché minima, ed è espressione di un disequilibrio che precede la comparsa della dipendenza, risultando incontrollabile in maniera completa da campagne di informazione. I divieti sono necessari ma non sufficienti dal momento che sono già conosciuti e rispettati nelle grandi linee.
Serve un atteggiamento propositivo nell’EDUCAZIONE AL GIOCO.
INFORMANDO su quali sono le probabilità di vincere.
CONNOTANDO POSITIVAMENTE il gioco che reca divertimento, socializzazione, allegria e mantiene la libertà, nella consapevolezza di essere un’illusione.
CONNOTANDO NEGATIVAMENTE il gioco che lega, crea dipendenza, rovina economicamente, è ingrato, isola l’individuo, porta a necessità di prestiti e altri legami dannosi e difficilmente risolvibili.
Definizione di gioco: (Roger Caillois)
• Giochi di competizione (agon): In genere tutte le competizioni, sia sportive che mentali
• Giochi di azzardo (alea) : Tutti i giochi dove il fattore primario è la fortuna
• Giochi di simulacro (mimicry): I cosiddetti "giochi di ruolo" dove si diventa "altro"
• Giochi di vertigine (ilinx): Tutti quei giochi in cui si gioca a provocare noi stessi
L’attività ludica per sua definizione è:
• Libera: il giocatore non può essere obbligato a partecipare;
• Separata: entro limiti di spazio e di tempo;
• Incerta: lo svolgimento e il risultato non possono essere decisi a priori;
• Improduttiva: non crea né beni, né ricchezze, né altri elementi di novità;
• Regolata: con regole che sospendono le leggi ordinarie;
• Fittizia: consapevole della sua irrealtà.
HOMO LUDENS: il gioco è un complesso sistema culturale che esprime la gratuità dell’elaborazione di un pensiero, di un’attività, di un atto estetico. (Johan Huizinga)
Il gioco d’azzardo si pone quindi come:
gioco in cui la componente della casualità è preponderante se non unica (aleatorità), ciò permette la scommessa, che a sua volta permette la vincita o la perdita, la speranza della vincita produce eccitazione e desiderio di ripetere la scommessa.
Diventa patologico quando:
si ha una progressiva perdita della capacità di porre dei limiti al coinvolgimento nel gioco, perdite economiche frequenti e sempre più vistose, assorbimento sempre più esclusivo nell’attività di gioco.
Il passaggio lungo il continuum giocatore occasionale, abituale, a rischio, compulsivo è facilitato da disequilibri concomitanti.
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