03/01/2009
L'ONU ha proclamato il 2009 anno internazionale dell'Astronomia, che si inaugurerà il prossimo 15 gennaio a Parigi.
« L’Universo, a te scoprirlo». È l'invito scelto per il 2009, Anno internazionale dell’Astronomia, proclamato dall’ONU in occasione del quarto centenario delle prime osservazioni al telescopio di Galileo Galilei. Lo scienziato pisano si trovava a Padova quando nel 1609 utilizzò per la prima volta un cannocchiale per guardare il cielo e davanti agli occhi gli si rivelarono i crateri della Luna, le fasi di Venere, i satelliti di Giove, le miriadi di stelle della Via Lattea. Aveva fatto una delle scoperte scientifiche più straordinarie della storia: la Terra non è l’unico mondo nell’universo. «Oggi tocca a noi alzare gli occhi e riscoprire il cielo» raccomanda lo scienziato Leopoldo Benacchio, professore ordinario dell’Istituto nazionale di astrofisica all’Osservatorio di Padova e coordinatore per l’Italia dell’Anno mondiale dell’astronomia, che verrà celebrato in 135 Paesi. «Nelle società molto evolute, come la nostra, il cielo è un bene ambientale sconosciuto, non lo usiamo più come facevano i nostri bisnonni. Per loro era un calendario, un orologio, una bussola. Infatti basta alzare la testa per sapere che ore sono e in che direzione andare. Si riesce a riconoscere persino la stagione, il sole è più basso d’inverno e più alto d’estate, ma quanti lo sanno?». Non molti, anche se l’astronomia riscuote parecchio interesse, si moltiplicano le associazioni e i blog di appassionati astrofili, sono sempre più folti i raduni per vedere le eclissi e le riunioni per osservare la Luna e Marte. «L’astronomia è tra le scienze quella che appassiona di più, i telescopi riscuotono più successo delle provette. Non ci si stupisce, visto che è una scienza fatta di immagini meravigliose, di luci e colori che emozionano. Da sempre – prosegue il professore – il cielo attira, perché è legato a premonizioni, castighi e anche al sacro. Gli affreschi delle nostre belle basiliche mostrano Dio sempre sopra una nuvola in cielo. D’altro canto, però, metà degli italiani ignorano che l’alternanza del giorno e della notte è dovuta alla rotazione della Terra». Può darsi che lo impareranno quest’anno...
«Lo si spera. Il nostro intento – conclude Benacchio – non è avere più astronomi ma spingere le persone ad alzare gli occhi al cielo, perché capiscano qual è il loro posto in un universo così grande. Viviamo in un piccolissimo pianeta che sta tra miliardi di stelle e di galassie».
Tra i progetti su scala mondiale segnaliamo:
• 100 ore di astronomia, in occasione delle quali saranno organizzate diverse attività pratiche di osservazione del cielo con strumenti astronomici che messi a disposizione del grande pubblico, sia da parte di osservatori astronomici istituzionali, sia da parte di associazioni culturali locali.
• Il galileoscopio, che prevede l'osservazione del cielo con uno strumento molto simile al rudimentale cannocchiale utilizzato da Galileo, questo anche allo scopo di comprendere le notevoli capacità di osservazione dello scienziato toscano, considerando la rudimentalità dello strumento utilizzato all'epoca.
• Il portale dell'Universo, attraverso il quale sarà resa disponibile una grande mediateca online che conterrà notizie, immagini, filmati e moltissimo altro materiale.
• Dark Sky Awareness, che si propone di proteggere il cielo stellato notturno dal continuo dilagare dell'inquinamento luminoso, prodotto dagli impianti di illuminazione artificiale spesso concepiti e installati male.
• Astronomy and World Heritage è invece un'iniziativa volta ad individuare e valorizzare tutti quei siti astronomici di una certa rilevanza culturale.
• Galileo, programma di formazione per i docenti che insegnano l'astronomia. Il programma prevede corsi per l'utilizzo della strumentazione astronomica e dei software astronomici di manipolazione delle immagini digitali.
• La percezione dell'Universo, che ha l'obiettivo di avvicinare i bambini svantaggiati alla percezione dell'Universo, attraverso giochi, canzoni, attività manuali, cartoni animati ecc.
• L'Universo dalla Terra invece è un progetto che mostrerà le più belle immagini astronomiche riprese dai telescopi spaziali in orbita intorno al nostro Pianeta. I luoghi delle mostre saranno i più inusuali, dai giardini ai parchi pubblici, dai musei ai centri commerciali...
• Sviluppare l'Astronomia in una prospettiva globale, prevede una serie di iniziative in ambito astronomico realizzate in sinergia tra università, enti di ricerca, e scuole.
La data ufficiale di apertura dell'Anno Internazionale dell'Astronomia sarà il 15 gennaio 2009, la manifestazione si terrà a Parigi. La manifestazione di chiusura sarà tenuta invece in Italia, il 6 gennaio 2010, data particolarmente densa di significato per noi italiani, il 2010 infatti è l'anno in cui fu pubblicato il famoso “Sidereus Nuncius”, un trattato scientifico che Galileo Galilei pubblicò in 550 copie a Venezia, in esso erano riportate le sue scoperte riguardanti i satelliti di Giove, la corrugata superficie della Luna, un gran numero di stelle non visibili ad occhio nudo e altro: un trattato destinato a stravolgere le conoscenze astronomiche della sua epoca e a gettare le basi della moderna astronomia.
Tra le innumerevoli iniziative programmate in Italia, si segnala l'importante appuntamento con il “Festival dello Spazio” che si terrà domenica 29 marzo 2009 presso le sale dello Sheraton Nicolaus Conference Center di Bari. E’ una manifestazione a livello nazionale nel cui ambito sarà allestito un planetario itinerante, dove i partecipanti potranno immergersi nella ricostruzione fedele e realistica del cielo visto da qualsiasi località geografica ed in qualsiasi epoca; sarà presente anche una Galleria delle Scienze, nella quale saranno eseguiti in pubblico esperimenti scientifici; sono previsti diversi importanti ospiti, tra i quali l'astronauta italiano Umberto Guidoni, già intervenuto in due delle precedenti edizioni; un'esposizione di astrofotografie, un modello in scala 1:1 dello “Sputnik”, un’esposizione dei “Vettori Americani” (Gemini, Redstone e Saturn V), del “Modulo MLPL” (fornito dall'Agenzia Spaziale Italiana) e della ricostruzione in scala 1:48 dell’Atterraggio di Apollo 11; una mostra di meridiane, orologi solari e calendari astronomici, una mostra di meteoriti provenienti da tutto il mondo, tra cui alcuni rarissimi frammenti di breccia lunare e di basalto marziano. Numerose anche le conferenze a carattere divulgativo.
Per approfondimenti si può consultare il sito internet della manifestazione www.festivaldellospazio.it .
Tra i siti specifici per questa iniziativa segnalo Anno Internazionale dell’Astronomia 2009 http://www.astronomy2009.it/ .
Ulteriore iniziativa è la nascita del blog Sidereus Nuncius che si propone di offrire aggiornamenti continui e quotidiani nell'ambito dell'astronomia, dell'astrofisica e dell'astronautica, sempre riportati in maniera semplice ed accessibile anche ai non addetti ai lavori. Troverete il blog all'indirizzo: www.sidereus-nuncius.info
In allegato la brochure del programma che si terrà a Roma e nel Lazio.
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